Abraxas è un simbolo che rappresenta il dualismo fra lo spirito e la materia, fra il bene e il male. È rappresentato da una figura fantastica dalla testa di gallo, dal tronco umano e da due serpenti per gambe. È armato di frusta e provvisto di uno scudo. Il gallo è simbolicamente legato al mattino, al Sole e rappresenta la volontà di un cambiamento da una fase di ignoranza (la notte) a quella della conoscenza (il giorno).
La gambe rappresentano l’energia necessaria alla conoscenza sia del bene che del male. La frusta sarebbe il potere, lo scudo la protezione da ogni altro potere.
“Demian” è un romanzo di Hermann Hesse è parla proprio dello sviluppo di un giovane, Sinclair, che si trova a combattere fra il desiderio di una vita esemplare e l’attrazione verso il mondo delle tenebre attraverso l’amicizia con Kromer un ragazzo malvagio e violento. Sarà Demian, un compagno di scuola che lo libererà dalla dipendenza di Kromer, e lo porterà a scoprire un lato tutto nuovo e misterioso della vita, affascinante e terribile a un tempo.
“L’uccello combatte per uscire dall’uovo. L’uovo è il mondo. Chi vuole nascere deve distruggere il mondo. L’uccello vola a dio. Il nome di dio è Abraxas” dice Hermann Hesse in “Demian”, in quel periodo Hesse aveva frequentato a lungo Carl Gustav Jung un grande studioso di Abraxas. È l’amore e il suo assassino, è la luce più splendente del giorno e la notte più oscura della follia. Vederlo significa cecità. Conoscerlo è malattia. Adorarlo è morte. Temerlo è saggezza. Diceva Jung.
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