sabato 20 ottobre 2012

Hugo Pratt, Corto Maltese. Corte Scon... Libri Einaudi

Out of the road


Questo viaggio non avrà una meta.
Sarà un Viaggio.
Questo Sogno non sarà un'illusione.
Sarà un'immagine diversa.

Robert Frank



Les choses les
plus simples
changent si
l'homme
prends contact
avec

(Robert Frank "Mary's Book 1949)

Pananh


Mi chiamo Pananh. Vendo sogni.
Tu saresti il capitano Blake?

Così dicono

Potrei farmi un giro sulla tua nave? Ti regalerei un sogno, in cambio.

? Hai qualcosa di speciale da portare con te a parte quei sogni
Io non dormo

C'è una lama lucida che mi cerca in un vicolo da quando sono nato.
Ma i miei occhi sanno vedere nel pozzo più buio...

Mi piacciano i tuoi occhi

Salpiamo fra qualche giorno
Se incontri quella lama digli di venire con noi
ti farà stare più vigile

e ricordati che io non amo i punti

venerdì 19 ottobre 2012

Pagina 2




Sono sceso in fondo all'abisso....
No...Non ho detto sono precipitato.
Sono sceso. Sceso lentamente.
Ci sono venuto per vedere bene com'è fatto il buio. Quello vero.
Mi piace stare qui.
S'incontrano tipi interessanti, e poi, basta alzare la testa e si vede la luce, lassù.
La nave è pronta a partire. E' lassù, in mezzo alle nuvole. Ma voglio trovare gli uomini giusti perché sarà un viaggio lungo.
Questo posto lo chiamano Dos Mares, è una specie di taverna, anzi qui la chiamano Bodega.
Mi piace Bodega, mi sembra d'essere venuto a comprare qualcosa.
In effetti prenderò carne, uomini, marinai? Ma quali marinai...dovrà essere gente capace di sciogliere nodi e di non mettersi a gridare quando c'è una tempesta, albatros o procellarie, gente che ama il vento e il mare incazzato, perché lì c'è...non lo voglio dire quello che c'è.
Mi piace così.
Insomma vengo qui, a Tarifa, al Dos Mares e quando l'equipaggio sarà al completo partirò.
All'inizio pensavo di andare a Paramaribo, ma piove troppo da quelle parti e 7 mari erano troppi, mi bastano questi Dos, forse perchè uno è un mare vero e l'altro è quello inventato.
Ho bisogno di entrambi.
I miei uomini devono conoscere il mestiere. Sciogliere i nodi l'ho già detto, ma anche come governare vele strappate e leggere dentro mappe scolorite, l'ancora non ci servirà, nuotare è importante, leggere è fondamentale. Saper cucinare alza il punteggio, portare buon vino è un lasciapassare. Suonare è un regalo gradito. Per il resto non serviranno strumenti perchè con tutte queste conoscenze ci lasceremo andare seguendo il vento, le correnti e le derive istintive.
Per oggi basta così...
Blake
il ?Comandante

Dos Mares

 

"Beviti un'altra pinta d'anima grigia e poi preparati a partite con me". (Blake) 

Tratto da "Dos Mares" Fotofumetto work in progress di Marco Steiner e Marco D'Anna



"L'immaginazione non è uno stato mentale: è l'esistenza umana stessa"
(William Blake)

Blake



Il mio nome é Blake
Comando? una nave senza bandiere
quando cerco uomini per navigare oltre le isole
vengo nella Taverna dei 7 mari
Mi siedo e aspetto
Non ci sono contratti destinazioni soldi spiegazioni da dare
Non giudicatemi
E' inutile
Perdete solo tempo
Se volete salire fatevi avanti
Io navigo sul bordo
Non mi piacciano i punti

La Taverna dei 7 mari


Paramaribo.
La taverna dei 7 mari è un porto di legni arenati.
Vetri graffiati da unghie di fumo acido. Fondi di bottiglia ingombri di grida.
Scale grigie di pioggia martellano il fiume, marrone.
Imbarco per marinai dai sacchi leggeri.
Non venire a cercare qualcosa
preparati a perdere tutto.
e partire
via.

Ve

giovedì 18 ottobre 2012

Il Corvo di Pietra



"Correggendo le mie opere correggo me stesso"
diceva Yeates.
Lo sento nei colpi, nei profumi, nei tagli.
Suoni da inventare.

mercoledì 17 ottobre 2012

Marco D'Anna


Sette anni di viaggi insieme.
Oggi nasce un nuovo progetto. Proprio una Taverna d'incontri.
Un luogo dove ritrovare i personaggi e le immagini di quei viaggi.
I viaggi non sono poesia. Sono dure realtà di uomini che affrontano un mondo duro.
Pananh è un giovane contrabbandiere cinese, porta le sue cose a Irkutsk e sa benissimo che può incontrare una lama ogni notte.
Ishmail è un mercante di sale, ma ha perso una gamba su una mina in Somalia.
Lo sciamano di Chichicastenango, la guardia di frontiera in Mongolia, il cuoco della Waka neozelandese.
La taverna sarà il loro luogo d'incontro.
Non ha molta importanza il destino, né la provenienza di ciascuno di loro.
Non saranno racconti ma flash di parole, virgole fra le immagini di Marco D'Anna.

La meta finale di ogni Viaggio, sono gli Uomini.

La taverna

Qualcuno ha parlato di questo Blog come di una taverna per marinai che arrivano e partono verso porti lontani. Mi piace. Mi piace il concetto della taverna, degli incontri o del rifugio. Del silenzio o della bevuta in compagnia di uno sconosciuto. Di un incrocio di lingue o di destini. Una taverna con le porte aperte alle storie, ai ricordi, alle mappe, alla musica. Un luogo dove andare per non rientrare a casa, un luogo per aprirsi al nuovo. Nella taverna ci potremo incontrare il comandante di una nave che parte per un'avventura in un mondo talmente lontano, che non sapevamo nemmeno che esistesse un luogo così lontano, così dannatamente laggiù, a Sud. Eppure quel comandante aveva bisogno di un uomo proprio come uno di noi. Un uomo con delle idee. La paga sarà minima, ma dovremmo fare qualcosa che non avremmo mai pensato di essere in grado di fare, aprire nuove strade, senza ruspe né trattori.
Nella taverna ci potremo incontrare un marinaio che ha bisogno di fuggire e per qualche strano motivo noi gli daremo i nostri soldi, i nostri documenti, i nostri vestiti e quando quel marinaio sarà uscito dalla porta di questa strana taverna, noi, senza soldi, senza documenti, senza vestiti, ci sentiremo liberi di iniziare qualcosa di veramente nuovo...

martedì 16 ottobre 2012

Viaggio

Ho voglia di salpare per un Viaggio senza cime né porti.
Vorrei vedere Isole che non esistono sulle mappe
parlare e bere con uomini di cui non conosco il linguaggio.
Vorrei partire dal profumo del legno che ha costruito la mia barca
e arrivare a capire il colore della fantasia.