Qualcuno ha parlato di questo Blog come di una taverna per marinai che arrivano e partono verso porti lontani. Mi piace. Mi piace il concetto della taverna, degli incontri o del rifugio. Del silenzio o della bevuta in compagnia di uno sconosciuto. Di un incrocio di lingue o di destini. Una taverna con le porte aperte alle storie, ai ricordi, alle mappe, alla musica. Un luogo dove andare per non rientrare a casa, un luogo per aprirsi al nuovo. Nella taverna ci potremo incontrare il comandante di una nave che parte per un'avventura in un mondo talmente lontano, che non sapevamo nemmeno che esistesse un luogo così lontano, così dannatamente laggiù, a Sud. Eppure quel comandante aveva bisogno di un uomo proprio come uno di noi. Un uomo con delle idee. La paga sarà minima, ma dovremmo fare qualcosa che non avremmo mai pensato di essere in grado di fare, aprire nuove strade, senza ruspe né trattori.
Nella taverna ci potremo incontrare un marinaio che ha bisogno di fuggire e per qualche strano motivo noi gli daremo i nostri soldi, i nostri documenti, i nostri vestiti e quando quel marinaio sarà uscito dalla porta di questa strana taverna, noi, senza soldi, senza documenti, senza vestiti, ci sentiremo liberi di iniziare qualcosa di veramente nuovo...
Nella taverna ci potremo incontrare un marinaio che ha bisogno di fuggire e per qualche strano motivo noi gli daremo i nostri soldi, i nostri documenti, i nostri vestiti e quando quel marinaio sarà uscito dalla porta di questa strana taverna, noi, senza soldi, senza documenti, senza vestiti, ci sentiremo liberi di iniziare qualcosa di veramente nuovo...
....una taverna che è come un luogo "magico", di incontri, di distacchi, di attracchi, di partenze, di rinascite....
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