venerdì 23 novembre 2012

Babel



if you want to be understood
Listen

I tre tesori



Segni
Disegni
Storie
Percorsi

No ceiling



Nella grafia cinese Incontro
si scrive con lo stesso radicale di Camminare

In cinese handwriting Meeting is written with the same radical as Walking

Solvitur Ambulando

giovedì 22 novembre 2012

Il Viaggio.



E' tutto qui

Start of Something



l'onda continuava a girare intorno alla barca
notte blu risucchiata nel pozzo
un disco nero sulla luna
una nuvola scura.
La barca ondeggiava come un'oca cigolante di legno
Cush fumava e la brace illuminava una fila di granchi, marciavano come antichi guerrieri.
Nel mare mi sembrò di vedere una testa squamata
sentire un sibilo
un tonfo
un grido
e poi niente
solo il fumo che usciva dalle labbra di Cush
e il ticchettare dei granchi che calpestavano il legno
tutto tornava al mare
nel buio.

Dark Was The Night



"The eyes only see what the mind is prepared to comprehend"
"Gli occhi riescono a vedere solo quello che la mente è pronta a comprendere"
( Henri Bergson)


Blue



Prima della notte scese il blu
mare, cielo, immobili, blu.
poi vidi una linea scura che iniziò a girare
sembrava un'onda lontana
ruotava intorno alla barca
grandi giri.
Mirna e Japers erano appena arrivati
non volevo allarmarli.
Cush mi guardava,
iniziò a masticare il suo khat
- Mastica anche tu Blake...sta arrivando,
ti servono occhi per vedere

Kill me, I'm a monster



Bellezza iniziò a cantare
il sole si era sciolto là in fondo,
bello?
No
c'era qualcosa di strano...
una vibrazione nell'aria

Dead Calm



Prepare yourselves...

Riassunto (Summary) of the all story



Mi chiamo Blake, sono il comandante di una nave senza una vera meta nè un obiettivo da raggiungere.
Tutto è cominciato a Tarifa, Spagna. Ero là perché avevo perso tutto e poi grazie ad un amico che stava per essere arrestato mi ritrovai una barca da condurre, dove? Non importava, bastava portarla via da lì.
Frequentai il Dos Mares, una Bodega dove incontrai diversi personaggi e li ingaggiai come equipaggio. Tipi strani, ma interessanti. Pananh era un cinese dal coltello facile, poi c'era Bellezza, Cush, un guerriero della tribù dei Beni Amer, c'era Paura, perchè non bisogna mai essere troppo sicuri delle cose. Ciccio Sultano era il nostro cuoco, ma poi ci sono tanti altri che salgono o scendono. Una cosa importante è che il Tempo non è quello che si vive, ma è una cosa incerta e dilatata, nel senso che è salito con noi perfino Jack London.
Prima di partire il mio amico, l'ex proprietario della barca mi ha detto di fare attenzione al Bojum, cosa sia non lo so, una specie di mostro-serpente, qualcosa del genere. Ah, dimenticavo c'è anche Follia con noi, altrimenti che Viaggio sarebbe. Da Tarifa siamo andati in Sicilia, poi dopo la Grecia ad Istambul e poi a sud verso Suez, abbiamo fatto una festa nel Puntland il territorio dei pirati somali. Adesso siamo bloccati in mezzo all'Oceano, c'è calma piatta e noi non viaggiamo a motore...sto cercando altri uomini per l'equipaggio perché in questo immenso mare sta per succedere qualcosa, lo sento...chi vuole può salire a bordo.
Basta scrivere qualcosa, anche di breve, anzi meglio se breve.

comandante Blake

Can't you hear me knocking?



hey you, Blogger
can't you hear me
write me...

Gutenberg



ero in mezzo al mare
I was in the middle of the sea
ma sognai la terra
but I dreamed the land
di scrivere una pagina nuova
I'd liked to write a new page
ma tutto era pesante
everything was heavy
allora decisi che dovevo sognare un nuovo futuro
so I decided I have to dream a new future
difficile
difficult
but possible
ma possibile
con un piccolo aiuto delle teste pensanti
with a little help from the thioking heads
e degli amici
and of friends

mercoledì 21 novembre 2012

SOS call for the bloggers



sono bloccato in mezzo al mare. I'm stuck
calma piatta
non c'è un filo di vento   No wind
ho bisogno di voi.  I need ya
capitano captain
emanuela
antonio
tutti quelli che seguono questo blog
anche tu hall che sei lì a ny    come on Hall I knoe you read
voglio vedere dove volete andare   Where do you wannna go?
perchè questo viaggio è nato per voi    This Journey began for you all
all of you wherever you are
put same words...it will be fun
do you wanna dance swim sail away talk listen some music kill someone pray or just stay
now I'll wait for you
partecipazione perchè non voglio essere solo in questo viaggio
I don't wanna be alore along the Journey
come on
now
write...scrivete

Beautiful Blue



Blu
Beautiful Blue
Mare aperto, l'Africa alle spalle, l'India a Est
le nuvole si avvolgevano nel vento
le alghe con i capelli del mare con le onde con i nastri dell'addio
e tutto si scioglieva alle spalle
verso il sole

Sailing away



Sailing away...

martedì 20 novembre 2012

Malta

http://www.ambafrance-mt.org/Corto-Maltese-ici-commenca-l?lang=fr

L'avventura comincia proprio dove tutto ebbe inizio.
This is really the perfect place to start another adventure, another Journey...

Swelling



Bellezza mi si era seduta accanto
in quella notte senza vento
era andata anche la luna, puuuuff
inghiottita fra le nuvole.
Come stai? continuava a ripetere
Cosa vuol dire?
Io guardavo il mare.
Mi bastava.
Non dovevo pensare ad altro.
Era bella
ma io volevo solo guardare il mare
Una sigaretta. Silenzio.
Anche lei si mise a guardare il mare.
Non la smetteva mai, il mare,
di muoversi.
Come stai? Continuò.
La guardai. Poi guardai il mare.
Mi appoggio la testa sulla spalla.
Stavo bene
Forse anche lei.
Adesso.

So Vivo



In the middle of the night mi svegliai
non c'era più vento
avevo lasciato il timone a Cush
fumava
la barca era ferma nel nulla
poi uscì fuori la luna
accesi una sigaretta...
"so vivo" dissi a Cush
sorrise
fuck you... mi disse
non capisci Cush
si capisco, invece, ti conosco da un pezzo...
ti stavo solo aspettando

Peace Go With You, Brother



appena le barche dei pirati somali scomparvero nella notte
mi tornò in mente una storia
me l'aveva raccontata Gil tanto tempo fa a New York
tutto si mischiava in quell'aria che profumava di cannella e polvere da sparo
ma la notte chiuse il sipario su quei colpi sparati per vivere.
Forse furono quei colpi che mi spinsero a proseguire verso Oriente
c'era un Oceano immenso davanti a me
c'infilai la prua
avevo voglia di mare

Strip It Up



avevo appena aperto le vele
i motoscafi veloci di Boyah si affiancarono al Black Pearl
avevano casse enormi con questa musica
cartucciere di proiettili incrociate sul petto
Kalashnikof che sparavano in aria
muovevano le teste con i berretti rossi verdi e gialli
fumavano, masticavano...
alzai il braccio
e chiusi il pugno verso la mia rotta
spararono ancora più forte
un RPG sembrava una stella cometa nel cielo...
meglio andare
sorridendo
lontani

Footstompin' Music



Viaggiavo su una barca che aveva cambiato nome
avevo perso tutto
il mio equipaggio era stato raccolto alla meno peggio a Tarifa
un luogo che non sapeva se avventurarsi verso l'Atlantico
o ubriacarsi di sole fra la Spagna e l'Africa...
eppure...
avevo il mare davanti
ed ero felice
superato il Corno d'Africa potevo puntare a Sud verso l'Africa vera o verso Est, il sole
domani
all'aba avrei preso la mia decisione

Acquaiuò



Avevamo passato la notte con i pirati più violenti del Corno d'Africa,
ballato, bevuto, fumato...
Cush mi aveva raccontato un sacco di cose
la testa girava
quelli erano i veri rivoluzionari mi diceva
fuck the power aggiungeva
io avevo solo voglia di acqua fresca
da infilarmi in testa
sciacquare i pensieri
Una cosa era certa dovevamo partire.
Via

My Little Brown Book



For all the writers enjoing night words and night musics
for all the littlebigbrownblackwhite books
our souls

Quitte moi



Puntland
ma non c'era solo violenza

Gangster



Puntland. Eyl.
La capitale dei guerriglieri somali.

Quella notte, in mezzo a quei fuochi, alle armi alla musica rap
c'era un mondo diverso che raccontava il suo punto di vista
la vita non valeva molto
i sogni non servivano
di notte
quando era possibile
bisognava dormire

domenica 18 novembre 2012

upsidedown



Il sole stava calando, eravamo pronti per andare ad Eyl alla festa dei pirati somali.
Paura era seduta con le ginocchia raccolte fra le braccia, il mento sulle ginocchia.
Mi sedetti lì accanto.
Io non ce la faccio Blake quelli sono pazzi...
per me è troppo.
Silenzio.
Vi aspetterò qui.
E non avrai paura da sola?
Si.
Vieni con me,
ti racconterò una storia.
Quale storia?
Quella del pazzo che m'insegnò a ridere quando avevo voglia di piangere.
Che vuol dire?
Prova a girare la testa e a guardare le cose sottosopra.
Cioé?
Gira la testa all'indietro, ecco così completamente all'indietro e apri gli occhi.
Silenzio.
Cosa vedi?
Il mare è sopra al cielo.
Ecco, vedi, tutto può succedere,
basta cambiare il punto di vista.

Puntland



Quando vidi quelle due barche veloci pensai che il nostro viaggio era finito.
Ci girarono intorno per un po', poi attraccarono alle fiancate e salirono a bordo.
Erano tutti armati. Kalashnikov, RPG, bandoliere di proiettili incrociate sul petto.
Tutti magrissimi, occhi spiritati, bocche che masticavano khat.
Mi chiamo Boyah - disse il più grosso, aveva una pistola lucida infilata nella cintura -
Sono il capo dell'esercito libero del Puntland.
Tu sei Blake?
Rimasi per un attimo senza parole.
Si
Questa sera verrete al nostro accampamento, a Eyl, faremo una festa e sarete nostri ospiti...
Mi sentivo gli occhi di tutti puntati addosso, quelli dei miei uomini, dei somali che masticavano e mi sentivo perfino i miei stessi occhi che guardavano quella scena assurda e non sapevano se fosse un sogno o la mia ultima realtà.
Gli amici di Fernando sono miei amici, Blake...
Mi tornò il respiro.
Ci lasciarono un sacco di Khat, il benvenuto.
Mi chi diavolo era davvero quel bastardo di Fernando?
Pananh mi guardava sorridendo, si prese un pugno di khat e iniziò a masticare
cominciava a divertirsi.

Red Wind



Etiopia.
Una sera qualunque. Quando si gira senza una meta, quando si cerca l’ultima birra.
Quando è presto per andare a dormire.
La musica s’infila nella strada come un profumo sottile. Viene da una tenda di strisce di plastica. Unte, scolorite. Dietro c’é una specie di bar. Un posto cadente, pareti azzurre scrostate, la paglia delle sedie sfondata. Silenzio e occhi che osservano. Due persone si spostano, un cenno, un breve sorriso, un invito. Sediamo, e due sgabelli di legno stridono nel silenzio.
Il cantante s’é fermato a fumare una sigaretta, mastica foglie di khat.
La birra é fresca e il ragazzo ricomincia a suonare. Uno strano strumento, una specie di arpa a sei corde, il Krar. Lui é un Azmari, il menestrello, ha una voce forte e vibrante come un nastro d’argento. La nenia si ripete e penetra nell’odore di legno, di paglia, di camicie sudate, dipinge l’ocra del deserto e la terra rossa che abbiano negli occhi.
Racconta una storia. Le frasi sono lente e staccate, lasciano il tempo d’immaginare. 
L’uomo che mi siede accanto vuole una sigaretta, puzza di whisky scadente, ma parla in inglese. Mi traduce quelle parole:
“Padre,
non portarmi più a vendere radio di plastica al mercato di Harar.
Padre,
non portarmi a dormire fra quattro muri di latta,
ad allungare la mano verso un turista sudato.
Lasciami qui, padre, nella nostra campagna.
Voglio dissodare le zolle appoggiandomi all’aratro.
Voglio veder crescere il grano dalle pieghe della terra.
Padre,
mi sembravi un eroe
quando alzasti quei muri di pietra
e chiudesti di paglia l’azzurro del cielo.
C’era odore di pane e di fumo mentre dormivo per terra.
Non voglio sbirciare da un buco fetente il futuro del mondo.
Lasciami qui padre.
Masticherò khat per sognare un futuro,
mi romperò la schiena dietro a quel mulo,
ma sarò libero,
fino al mio ultimo suono.”

(Tratto da prefazione ad “Etiopiche” di Hugo Pratt. Ed. Rizzoli-Lizard © Marco Steiner)

Socotra



Destinazione Socotra
le cose cambiano nel tempo
ma la storia si ripete

Cedars Of Lebanon



all'alba passammo al largo del Libano
mi ricordai i cedri e i muri spaccati
le macchie di sangue per strada e le sigarette fumate in silenzio
il pane che sfornava un mio amico.
Bellezza mi sfiorò la mano
e si sedette accanto a me
guardava quella costa lontana
abbassò la testa,
una lacrima.