Dietro a questo brano c'é un film, Rain di Raoul Walsh, 1928. Dietro a questo film c'é un romanzo di Somerset Maugham, Rain, appunto.
La nave su cui viaggia Miss Sadie Thompson rimane bloccata a Pago Pago, insieme a lei viaggia il reverendo Davidson, un fervente missionario e un medico, il dottor Macphail.
Sadie è una sgualdrina felice e sguaiata, ama la musica sincopata e i marinai americani, ha una larga gonna bianca che ondeggia seguendo il "Two step" e un cappello con i fiori.
Davidson la perseguita, usa la violenza psicologica nei suoi confronti e alla fine convince il governatore dell'isola a cacciarla. Dopo minacce e ricatti la convince a pentirsi della sua vita e ad accettare il castigo divino e la prigione che l'attende a San Francisco.
Ma, ecco il colpo di scena, poco prima della partenza della nave che porterà via Sadie, è il reverendo che cede all'istinto, al desiderio.
Il finale? Il reverendo, per l'insostenibile vergogna si taglia la gola e resta sulla spiaggia mentre gli indigeni lo guardano in silenzio.
Miss Sadie, dall'altra parte dimentica il suo pentimento, riaccende il giradischi a tutto volume e balla, balla, balla...
Oggi Pago Pago fa parte delle Samoa americane, la montagna che domina il porto si chiama Rainmaker, il porto è un melmoso e inquinato deposito di chiatte e container.
Oggi l'emporio di Horn dove era ambientata la storia di Maugham...una casa su due piani, con ampie verande ed il tetto di ondulato metallico...è una squallida pizzeria gestita gestita da indiani, ma c'è un bel neon mezzo rotto là fuori "Sadie Thompson" c'è scritto, ma la M e la P sono rotte.
C'era odore di pizza che si mischiava a quello di curry, ma quando iniziò a piovere lo fece esattamente come descriveva Maugham:...con una persistenza che fa saltare i nervi e con la sensazione di quella potenza maligna che guida le forze naturali primordiali...
Mancava il giradischi, la musica, ma soprattutto una gonna che ondeggiava e il sorriso malizioso di Sexy Sadie.
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