lunedì 12 novembre 2012

Dreamsville



quella mattina mi svegliai sudato
che strano sogno
e che fatica
ossa e muscoli non riuscivano a mettersi d'accordo
occhi e testa nemmeno.
un caffé
guardai il mare
eravamo ancorati, blu, un'isola
odore di timo e salvia selvatica
sembrava d'essere in un tempio bizantino.
mi tornò in mente una nave carica d'oro e Jack London
e un'isola perduta nel Pacifico...
avevo solo sognato
quell'isola era la Grecia, Itaca o Amorgos o giù di là
presi un pezzo di pane secco gli strusciai sopra un pomodoro
e lo bagnai d'olio e cristalli di sale puro, vero
prodotto del mare del vento del sole
lo guardai fra le fibre rosse, le gocce gialloverdi, nell'alveare di grano
diamante di luce e sapore purissimo
ascoltai il rumore della risacca sui sassi
la scatola delle meraviglie si riapriva da lì

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