Quando lo vidi disegnare quei volti rimasi di pietra.
Tatuaggi maori che s'infilavano nelle pieghe dell'anima,
danze tribali che vibravano la terra,
copricapi di piume che distraevano le nuvole.
I tamburi rincorrevano i tuoni, le frecce sfidavano i lampi.
Poi iniziò con le piante contorte, coleotteri, farfalle dalle ali Blu.
Continuava a raccontare il suo Viaggio intorno al Mondo.
Disegnava, in silenzio.
Chi è? domandai al suonatore.
Georg Forster, mi rispose.
Pensi che verrà con noi?
Certamente, il suo unico desiderio è viaggiare.
Vuole solo raccontare la natura che vede
ha iniziato tanto tempo fa con un grande marinaio.
Chi?
Cook.
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