martedì 23 ottobre 2012

Georg Forster



Quando lo vidi disegnare quei volti rimasi di pietra.
Tatuaggi maori che s'infilavano nelle pieghe dell'anima,
danze tribali che vibravano la terra,
copricapi di piume che distraevano le nuvole.
I tamburi rincorrevano i tuoni, le frecce sfidavano i lampi.
Poi iniziò con le piante contorte, coleotteri, farfalle dalle ali Blu.
Continuava a raccontare il suo Viaggio intorno al Mondo.
Disegnava, in silenzio.
Chi è? domandai al suonatore.
Georg Forster, mi rispose.
Pensi che verrà con noi?
Certamente, il suo unico desiderio è viaggiare.
Vuole solo raccontare la natura che vede
ha iniziato tanto tempo fa con un grande marinaio.
Chi?
Cook.


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