Pioveva. Pioveva a dirotto.
Acqua. Acqua ovunque.
Giù dal cielo.
Fili sottili che legavano il mare.
E quello sfrigolava, traballava, tempestato di gocce.
Non voleva star fermo.
Farsi legare.
Noi, eravamo fermi. Un'isola. Non importa dove.
Pananh fumava
anzi lasciava penzolare la sigaretta. Al solito.
Il fumo saliva dal labbro e s'increspava sull'occhio.
In mano aveva il coltello,
una goccia di sangue colava
in quell'acqua grigia.
era diventata marrone.
C'era un vicolo scuro là dietro,
ma Pananh era stato veloce. Al solito.
Ssu-shui ( Acqua morta)
Questa è una pozza d’acqua irrimediabilmente morta,
che non s’increspa neppure al soffio del vento più puro.
Meglio gettarvi rottami di bronzo, ferri arrugginiti
o versarci addirittura gli avanzi del tuo cibo.
Forse il bronzo inverdendo produrrà delle giade
o sui recipienti di ferro sbocceranno fiori di pesco.
Lascia che il grasso si stenda,
come una coltre di seta
e che i germi producano chiazze multicolori…
Wen I-Tuo (1898-1946)
Nessun commento:
Posta un commento